I cicli Gianluca Petrachi e Gian Piero Ventura sembrano delle eccezioni: Urbano Cairo è pronto all’ennesima rivoluzione nel suo Torino
C’erano una volta un direttore sportivo di nome Fabrizio Salvatori e un allenatore di nome Gianni De Biasi. Se fosse una fiaba la storia del Torino di Urbano Cairo inizierebbe così. Nelle fiabe, però, i protagonisti non escono di scena dopo pochi capitoli: e allora non resta che tornerà alla realtà, a quello che accadde dopo quella splendida stagione 2005/2006 culminata con la promozione in serie A. Fabrizio Salvatori venne sostituito da Doriano Tosi e, qualche giorno prima dell’inizio del campionato, Alberto Zaccheroni subentrò a Gianni De Biasi. Da quel momento in poi Urbano Cairo avrebbe cambiato di anno in anno il ds. Per non parlare degli allenatori. Ora, dopo la lunga parentesi di Gian Piero Ventura in panchina e quella ancora più lunga di Gianluca Petrachi come direttore sportivo, il presidente granata sembra aver ripreso il vecchio vizio della rivoluzione a ogni costo.
Torino: via Bava e (forse) anche Longo
Dopo appena un anno Massimo Bava sta per essere sollevato dal suo incarico e verrà sostituito come ds da Davide Vagnati. Ma non solo: Cairo sta anche pensando a una rivoluzione anche in panchina, nonostante a Moreno Longo non si possa attribuire nessuna colpa per la classifica deludente del Torino. Ha fin qui guidato la squadra solamente per tre partite, arrivando in un momento complicato, dopo che il Torino era stato preso a pallate, nel giro di una settimana, dall’Atalanta e dal Lecce.
Torino: tutte le rivoluzioni di Cairo
Ma se Longo può ancora sperare di mantenere il proprio posto in panchina con un finale di campionato sorprendente (ammesso che, come al momento sembra, questo riprenda), per Bava il destino è ormai segnato: Vagnati ha già lasciato Ferrara e se il Consiglio di Lega darà l’ok molto preso sarà ufficialmente il nuovo direttore sportivo del Torino. Il settimo della gestione Cairo: dopo Salvatori e Tosi si sono infatti susseguiti Lupo, Foschi, Petrachi e appunto Bava.
Per quanto riguarda gli allenatori l’elenco è molto più lungo: De Biasi, Zaccheroni, il ritorno di De Biasi, Novellino, un altro ritorno di De Biasi, il ritorno di Novellino, Camolese, Colantuono, Beretta, il ritorno di Colantuono, Lerda, Papadopulo, il ritorno di Lerda, Ventura, Mihajlovic, Mazzarri e ora Longo. Il prossimo sarebbe il diciassettesimo cambio. Cairo dovrebbe però ricordare che i risultati migliori della sua gestione sono arrivati quando ha dato continuità a un progetto: le continue rivoluzioni dei primi anni hanno portato a una discesa in B e a una difficile risalita in A. Il passato deve essere un monito per il futuro.

lo dico sinceramemte: ringrazio gli immer, i paolo 67, i dirk, perchè hanno dimostrato insieme a me che si può parlare di calcio senzainsultarsi pure da posizioni diametralmente opposte a me uno che scrive cairo GAME OVER sta bene. benissimo. manifesta una sua idea . legittima. anche un vaffa liberatorio… Leggi il resto »
Io capisco la paura del passato. La paura è un sentimento, paura e dolore sono sentimenti che a volte condizionano la vita di molti,sono sentimenti molto intensi che fanno star male, tutti noi abbiano sentimenti, siamo tutti uguali, siamo esseri umani. Di diverso c’è chi sa contrastare i sentimenti e… Leggi il resto »
mi piace quello che hai scritto. sul serio intendo. e scrivi cose logiche e giuste. ripeto davvero, non sto pigliando per il cubo sbagli solo, a mio parere si intende, nella tesi finale. e qui ovviamente parlo solo per me. 1 non difendo cairo; e come avrai letto lo critico… Leggi il resto »
Speriamo che gli eventi giochino a favore dell’unica vera svolta di significato. Il resto è ormai divenuto incredibilmente noioso.
Letto confermato e sottoscritto !
Ciao Pietro.